lunedì 23 luglio 2012

Ascoltare...imparare...

Non so molto,ma parte di quello che so,una buona parte,non deriva dai miei studi!Non dalle mie letture e neanche dalla mia curiosità...molto di me deriva dal mio saper ascoltare gli altri!
Credo che si apprendano un'infinità di cose dall'ascolto che, se unito all'ossrvazione, diviene uno strumento di infinita consapevolezza...di se e degli altri!
Circa tredici anni fa,più o meno a quest'ora,mentre scrivo sono le 15,00,mi trovavo in accademia,all'epoca ero una studentessa tutta presa dalla sperimentazione e dall'acquisizione di nozioni accademiche...non ero neanche granchè simpatica con i colleghi,devo ammetterlo,perchè la mia sete di conoscenza non mi consentiva di dar loro molto spazio in quei momenti di studio!Ricordo quel pomeriggio come fosse oggi...ero tutta presa a sperimentare qualcosa di nuovo per il mio docente di pittura di quarto anno,con cui non legavo all'epoca da allieva e non lego tutt'oggi da collega, chiedeva astrazione...forme colate...velature...disfacimento del definito...!Per una come me,dalla pennelalta "leccata" e dalla precisione infinita, chiedeva l'impossibile!Ad un certo punto arrivò nell'aula dove solevo stare (la stanza rosa,così la chiamavamo noi occupanti) il Direttore,una gran donna il mio Direttore,che mi vide un pò perplessa e mi chiese cosa avessi...io minimizzai e le dissi che la sperimentazione mi spazientiva...Lei prese a scarabocchiare con la penna mentre ci parlava del più e del meno ed ad un certo punto mi fa:"Hai alcool?" ed io "Certo Architetto!"
Ricordo ancora il suo scarabocchio senza senso,riassunto di parole dette e segni esplicativi il discorso fattoci...prese l'alcol e glielo spruzzò sopra...e disse "astraiamoci dalla contingenza"...e mi lasciò li,con un foglietto pieno d'alcool,tante chiacchere in testa e un tavolo grondante d'alcool da pulire...!Mi alzai presi una pezza per asciugare il pandemonio che aveva combinato e li...quello scarabocchio mi urlò tutta la sua genialità...era il mio pomeriggio traslato nelle forme...era una nuova tecnica pittorica imparata sulla pelle!Non ero sola quel pomeriggio in quella stanza...ma quanti dei miei colleghi si ricorderanno di quelle chiacchere senza senso?Io si...perchè le ho ascoltate!
Un bacio a tutti voi!
Ombretta

venerdì 13 luglio 2012

Il Gesso di Bologna...cos'è?

Ciao a Tutti!
Sul canale ho appena pubblicato un video dove vi faccio vedere la preparazione del gesso liquido,per farlo utilizzo il "Gesso di Bologna",ma mi faceva piacere spiegarvi cosa sia questo materiale!
Il gesso di Bologna è una forma stabile di gesso,per farla breve senza postarvi formule chimiche e paroloni  vi diro che si differenzia dal gesso comune (la scagliola) per il fatto che questo è un gesso a cui è stata fatta fare reazione con acqua!Il gesso comune reagisce con l'acqua indurendosi e questa reazione avviene per assimilazione delle molecole di acqua che il gesso trattiene solidificandosi,tale reazione è irreversibile,quindi una volta inglobata l'acqua il gesso si stabilizza e non può assumenrne altra e diventa non soggetto all'umido,ovvero la sua struttura molecolare non cambia se bagnato!Questo nel mondo del restauro e della pittura è utilissimo perchè ci garantisce un materiale che non è soggetto a variazioni di stato se sottoposto ad agenti umidificanti!Il gesso una volta fatto reagire si tritrtura riducendolo in polvere e si usa come corpo inerte,come scheletro tenuto insieme dalla colla! I corpuscoli pulvirulenti infatti nello stucco non sono tenuti assieme da una reazione chimica che li lega tra loro,ma solamente dall'azione adesiva della colla che li sigilla assieme!Ecco svelato l'arcano!Cos'è il Gesso di Bologna e perchè si usa nell'arte e nel restauro.Spero che questa piccola nozione dia completezza alla vostra curiosità!
Un superbacio da Ombretta!