lunedì 24 giugno 2013

La prospettiva...quando una linea è qualcosa di più!

Quasi tutte le persone appassionata di arte al momento di acquisire le nozioni sulla prospettiva ha sentito un cerchio alla testa...sovente nausea e un senso di repulsione per tutte le nozioni geometriche che si sarebbero dovute imparare! Un pò quello che capita ai musicisti con il solfeggio! Ma il nostro è un mondo costruito su schemi matematici e che ci piaccia o no non possiamo ignorarli, dobbiamo capirne i meccanismi per poi prescindere da essi e viverli in modo creativo! Ignorare non è mai un bene, ma scegliere di non osservare una regola è sicuramente più interessante...se si conosce la regola!
Siete pronti dunque a cinque minuti di line e punti? Dai cominciamo!
Ci sono diversi tipi di prospettiva:

PROSPETTIVA CENTRALE:
Per costruire una prospettiva centrale bisogna tracciare una linea orizzontale detta LINEA DI TERRA su cui si pone l'osservatore e una parallela ad essa della LINEA DI ORIZZONTE.Dalla LT partono delle linee che si portano tutte verso ad un punto posto al centro della LO detto  PUNTO DI FUGA (Fig.1).
Dall'unione dei punti tra le line che fuggono e le perpendicolari ad esse nascono i solidi in prospettiva (Fig.2).

Fig.1
Fig.2


PROSPETTIVA OBLIQUA o angolare:
Si ha quando sulla linea dell'orizzonte insistono due punti di fuga che incontrandosi al centro delineano la sagoma del soggetto da disegnare:
Può anche accadere che il secondo punto di fuga sia esterno al piano disegnato,ma la regola non cambia:

La linea dell'orizzonte a volte può coincidere con la linea di terra dando vita ad una visione più ampia del soggetto disegnato.

PROSPETTIVA AEREA:
Si ha quando l'osservatore non è posto sulla LT, ma al di sotto o al di sopra di essa,in questo caso i punti di fuga devono essere tre per rappresentare un solido. Ma capirete dalla foto che occorre una trattazione specifica per capirne le modalità di esecuzione:


PROSPETTIVA AEREA PITTORICA o "de'perdimenti"
Ve la faccio spiegare dal grande Maestro Leonardo Da Vinci :
«Adunque tu, pittore, quando fai le montagne, fa' che di colle in colle sempre le bassezze sieno più chiare che le altezze, e quanto vòi fare più lontana l'una dall'altra, fa' le bassezze più chiare; e quanto più si leverà in alto, più mostrerà la verità della forma e del colore» (manoscritto A, risalente al 1492 circa, foglio 98 recto).
Quindi parlando con parole nostre diremmo che la distanza va sottolineata cromaticamente aggiungendo velature e foschie che determineranno il senso della lontananza!


Infine diamo attenzione alle figure tondeggianti come cerchio e cilindro, ricordiamo sempre nello stabilire la loro prospettiva che il cerchio è sempre iscritto all'interno di un quadrato e quindi prima si delimiterà il quadrato in prospettiva e solo dopo al suo interno si immetterà il cerchio che risulterà un ellisse:


Stessa cosa vale per il cilindro:
Bene,abbiamo finito!Vi è più chiara la prospettiva?NOOOOOO??????Eh eh...perchè come in tutte le cose dell'arte serve la pratica...provate, provate, provate e capirete! Parola di Ombretta!
Spero di non avervi fatto addormentare! Scrivetemi se avete qualche dubbio!
Un bacioooooo!
Ombretta